Franco Rosso, Editoriale – Piante Grasse 44:4 (2024)
Superata la maggiore età, con la sua 19a edizione, la Festa del Cactus 2024 di Bologna ha oltrepassato anche quest’anno ogni aspettativa, con i suoi 55 espositori, più di 5000 visitatori e, per la prima volta, un’impresa vivaistica asiatica, la thailandese “Little One Plant Nursery”, che si aggiunge all’albo degli espositori e venditori provenienti già da ogni angolo d’Europa e da alcuni stati del continente africano.
Dal pomeriggio di venerdì 20 settembre alla serata di domenica 22, i visitatori hanno potuto ammirare in esposizione piante spettacolari e talvolta rare, compiere acquisti di succulente e materiali utili alla loro coltivazione, e infine partecipare agli incontri proposti dall’angolo “Social Cactus”, riservato anche quest’anno dagli organizzatori alle associazioni e ai gruppi di volontari impegnati nella diffusione della passione per il mondo delle piante succulente. “La Festa del Cactus ritiene importante assicurare sempre uno spazio significativo all’AIAS e alle sue attività culturali e divulgative, oltre ai laboratori da sempre organizzati grazie alla disponibilità della sezione romagnola sotto la guida di Roberto Abbondanza ed Emilio Capacci” è stato il pensiero di Andrea Cattabriga, vera anima organizzativa dell’evento, da noi interpellato per tirare le somme dell’edizione appena conclusa.
In effetti, quest’anno i momenti di condivisione e di divulgazione sono stati più frequenti ancora rispetto alle edizioni passate, con la presentazione del libro dedicato al genere Schlumbergera, prodotto dall’AIAS come speciale 2024 ma disponibile solo da novembre, a cura del suo autore Frank Süpplie, vero esperto internazionale di cactus epifiti e selezionatore di nuove cultivar anche di Epiphyllum per conto dei principali vivai di riproduzione europei, quelli per intenderci che riescono a far entrare Schulmbergera ed Epiphyllum persino fra gli scaffali dei supermercati. Il tema degli epicactus è tornato nuovamente alla ribalta in occasione di un’intervista a cura di Andrea Cattabriga allo stesso Süpplie e incentrata su curiosità e aneddoti nella creazione di nuovi ibridi, nonché alla presentazione ufficiale di due ibridi inediti, xEpiphyllum e xSchlumbergera, di proprietà dell’azienda EPRIC Epiphyllum di Frank Süpplie, che ha voluto battezzarli entrambi con il nome di ‘Festa del Cactus’.
A dominare la 19a edizione della Festa del Cactus, tanto da giustificarne il “topic” annunciato dall’organizzazione fin dal bando dell’evento, è stato tuttavia un genere di succulente praticamente antitetico agli epicactus, ovvero il genere Ferocactus. L’occasione che ha motivato la scelta del tema è stata la presentazione del libro specificatamente dedicato a questo genere ed edito dall’AIAS come Speciale 2023, ma uscito solo nella primavera 2024: un volume di circa 200 pagine riccamente illustrate con piante sia in habitat che in coltivazione, curato da cinque soci della sezione Sardegna dell’AIAS, esperti e coltivatori sistematici ormai da 40 anni dei diversi e sfaccettati taxa riconosciuti in questo genere. Sono stati direttamente alcuni degli autori, arrivati appositamente da Cagliari con volo andata/ritorno in giornata, a presentare il libro – attualmente l’unico su questo argomento in lingua italiana – in due diversi momenti di sabato 21. Il genere Ferocactus ha trovato cittadinanza anche sotto altri aspetti nella fiera: presso i collezionisti dei gruppi associativi e presso alcuni vivaisti, che hanno colto l’invito dell’organizzazione di esporre i loro esemplari più belli e, sempre nello stand dell’AIAS, nella distribuzione a titolo gratuito di bustine di semi freschi, raccolti in Italia, con copertura di tutte le specie riconosciute di Ferocactus. Per chi non fosse riuscito in tempo trovare la specie di Ferocactus più desiderata, magari andata a ruba il primo giorno della FdC, l’AIAS informa che tutte queste specie saranno comunque disponibili nella consueta distribuzione dei semi, prevista a ogni primavera, alla quale hanno diritto tutti i soci AIAS.